Gomberg Fredrikson & Associates indica anche e una contrazione dell’import di sfuso (-1%) contrapposta all’evoluzione delle importazioni di spumanti (+10%), trainate ancora una volta dal Prosecco (+16%)
L’analisi condotta da Gomberg Fredrikson & Associates (GFA), in partnership con Wines&Vines (per noi fonte dei dati che seguino), indica che nei primi sei mesi del 2018 il mercato statunitense del vino è cresciuto con un tasso di crescita annuo del 4,4% in volume e del 2,9% circa in valore.
Nel corso di un webinar dello scorso 20 settembre, dedicato alla presentazione di questi dati (si può rivedere qui), Jon Moramarco, analista di GFA, ha fatto notare che l’evoluzione di mercato tracciata dalla sua azienda è decisamente più marcata di quella che traspare dai dati Nielsen nei suoi canali di vendita, che suggeriscono un’evoluzione del mercato del solo 1,4% in valore e addirittura una contrazione del mercato dello 0,7% in termini di volume per gli stessi primi sei mesi del 2018. A spiegazione di ciò il fatto che l’analisi di GFA guarda al mercato totale, mentre l’analisi di Nielsen è condotta su di una selezione di esercizi commerciali dell’off premise, senza includere ad esempio il canale dtc (oggi in forte sviluppo, si veda qui), l’on-premise e le vendite presso retailer indipendenti.
Significativi anche i dati sulle importazioni di vino rivelati dallo stesso Jon Moramarco.
Nei primi sei mesi dell’anno il volume delle importazioni statunitensi di vino fermo è calato dell’1%, nonostante la performance positiva fatta segnare dai vini della Nuova Zelanda (+11%) e dai rosati francesi (+34%). Discorso ben diverso per quanto riguarda le importazioni di vino spumante, cresciute nel complesso del 10%, grazie, ancora una volta, alla spinta del Prosecco, che fa segnare una crescita volume del 16%. In contrazione invece le importazioni di sfuso, che perdono il 19% sul primo semestre 2017.
FEB
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