Grazie ad una crescita a doppia cifra del fatturato, gli Stati Uniti hanno sorpassato il Regno Unito che rimane tuttavia la prima destinazione in volume. Crescono anche le spedizioni verso i paesi UE e verso il Giappone
Il CIVC (Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne) ha reso disponibile il suo report annuale Les expéditions de vins de champagne en 2015 ( scaricabile qui) dove sono analizzati in modo completo i numeri del mercato domestico e internazionale dello Champagne.
Lo scorso anno le vendite totali di Champagne hanno raggiunto il record in valore di 4,74 miliardi di euro, superando il precedente primato stabilito nel 2007 (questo dato ora confermato dal CIVC era stato previsto nei mesi scorsi da più parti, si veda ad esempio qui e qui).
Il Regno Unito ha conservato nel 2015 la prima posizione quale più importante mercato dello Champagne in volume, totalizzando importazioni dalla Francia per 34,154 milioni di bottiglie da 75cl per una crescita percentuale par al 4,5% sull’anno precedente.
Gli Usa, secondo mercato dello Champagne per volume (20,509 milioni di bottiglie e +7,2% sul 2014), si aggiudicano invece la prima posizione per valore: con una crescita percentuale del 28% per questo indicatore, favorita dal cambio favorevole, il giro d’affari dell’export di Champagne verso questa destinazione ha raggiunto il valore di quasi 515 milioni di euro.
Le spedizioni verso i paesi dell’Unione Europea si sono incrementate per il terzo anno consecutivo, raggiungendo nel 2015 il volume di 80,154 milioni di bottiglie (+3,3%); incremento anche del giro, +6%, per un totale di 1,3 miliardi di euro. La sola Germania, che tuttavia perde il 55% nei volumi importati e il 3,3% nel giro d’affari, prende 11,908 milioni di bottiglie per un valore di 188,2 milioni di euro.
Spediti in Giappone 11,779 milioni di bottiglie, pari a un valore di 245 milioni di euro. Dopo un 2014 già eccezionale, infatti, i volumi inviati verso questa destinazione sono cresciuti lo scorso anno del 13,1%, mentre il giro d’affari si è incrementato del 14,8%, grazie anche a un prezzo medio di vendita molto elevato e in crescita sull’anno precedente dell’1,5%.
FEB
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