Ritorno alla normalità in Spagna, crescita per la Francia dopo due anni ai minimi, in calo il Portogallo. E in America si stima una flessione dell'8%
In attesa del dato italiano, che diffonderemo nelle consuete stime vendemmiali di settembre insieme ad Ismea, incominciano ad arrivare i primi pronostici del raccolto nell’Emisfero Nord. La Spagna, dopo l’eccezionale vendemmia 2013, che ha portato nelle cantine 52 milioni di ettolitri, dovrebbe ritornare alla normalità: in Castilla-La Mancha, il grande serbatoio iberico, è atteso infatti un raccolto di 22-23 milioni di ettolitri, 10 in meno rispetto all’anno scorso.
Ritorno alla normalità anche per la Francia, ma qui si parla di un rialzo dopo gli ultimi due scarsi raccolti: al 20 agosto, le previsioni governative indicano un dato di 46,9 milioni di ettolitri, 4,6 milioni in più rispetto al 2013 e il 3% in più rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Il vigneto ha subito pesanti attacchi sul fronte meteo: si calcola che circa 28.000 ettari, la maggior parte dei quali concentrati in Languedoc, siano stati interessati da grandine. E’ per questo che il Sud mediterraneo è l’unica regione a segnare un calo rispetto al 2013 (-9%). Champagne previsto in aumento del 13%, Bordeaux e Sud-Ovest +40%, Borgogna +8%.
In calo invece la vendemmia portoghese: secondo le stime dell’Istituto nazionale vite e vino, il raccolto dovrebbe essere inferiore del 6% rispetto al 2013, a 5,9 milioni di ettolitri. Picco negativo nella regione del Dao, a -25%.
Dall’altra parte dell’oceano, arrivano le prime stime della vendemmia californiana: il raccolto dovrebbe attestarsi attorno a 3,9 milioni di tonnellate, in calo dell’8% rispetto al 2013. Tuttavia, queste cifre sono state diffuse prima del terremoto che ha colpito la Napa Valley nei giorni scorsi, per cui si attendono aggiornamenti, presumibilmente al ribasso.
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