Un nuovo brand che riflette il respiro sempre più globale della manifestazione di Veronafiere dedicata all’internazionalizzazione del vino italiano nel mondo. Il debutto in occasione della tappa negli Usa dal 28 al 30 gennaio
Vinitaly in the World, il progetto avviato da Veronafiere per promuovere l’eccellenza dei vini italiani nel mondo, riparte a fine gennaio dagli Stati Uniti con un nuovo nome: Vinitaly International. Un rebranding che esprime la determinazione a confermare ulteriormente il ruolo della manifestazione come ambasciatore e partner per lo sviluppo del business nazionale in tutto il mondo, attraverso l’attivazione di una rete di solide relazioni istituzionali e commerciali.
Il nuovo naming ha debuttato in occasione delle due tappe statunitensi che aprono la stagione 2013, in programma il 28 gennaio a New York e il 30 gennaio a Miami.
Il nuovo brand, oltre ad identificare con immediatezza il respiro internazionale dell’evento, ne conferma infatti il consolidamento come concreto e strategico supporto per il business estero dei produttori nazionali. Vinitaly International rappresenta, infatti, una piattaforma commerciale particolarmente efficace per la promozione e l’esportazione dei propri prodotti, mediante la creazione di un sistema di dialogo costante tra le aziende domestiche, gli enti governativi e i key player internazionali.
Le prime due tappe di Vinitaly International 2013 toccheranno il mercato statunitense, che a oggi vede l’Italia primo paese esportatore di vino negli USA, con un market share nei primi 9 mesi del 2012 in crescita del 7,2% sull’anno precedente. Un mercato, quello statunitense, che è previsto in progressiva crescita dei consumi del 2,4% annuo sino al 2016.
Gli appuntamenti di New York e Miami vedranno la partecipazione di oltre 160 produttori italiani – quest’anno all’evento si aggiungono 80 cantine di Slow Wine – i quali avranno la possibilità di confrontarsi con i più importanti operatori professionali nel corso di un ricco calendario di incontri, presentazioni e degustazioni rivolte ad un target b2b e b2c organizzati a corollario dell’esibizione.
“Non solo un nome nuovo, ma anche tante novità di sostanza con le quali intendiamo approcciare quello che riconosciamo come il mercato per eccellenza, il più importante e sfidante per il vino italiano e per i prodotti del settore agroalimentare ed olivicolo che si affianca al vino in questo sistema di promozione internazionale qual è Vinitaly. Una attività che genera flussi positivi anche sulla rassegna in Italia, che nel 2012 su un totale di 47 mila operatori esteri presenti da 116 Paesi, ha visto quelli provenienti dagli USA aumentare del 16,2% per quasi 7 mila presenze totali” – afferma Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere.
“Con i due eventi di New York e Miami ci inseriamo anche all’interno dell’Anno della cultura italiana in America promosso dall’Ambasciata Italiana a Washington, un’iniziativa di taglio culturale dedicata alla valorizzazione della tradizione e del lifestyle made in Italy attraverso le molteplici forme in cui questi si esprimono: arte, cinema, patrimonio architettonico e paesaggistico, scienza, moda, e naturalmente la cultura alimentare. Un evento di prestigio nell’ambito del quale Vinitaly, ambasciatore del vino italiano nel mondo, è orgoglioso di presentare all’attento pubblico americano le eccellenze del mercato vitivinicolo nazionale” – aggiunge Ettore Riello, Presidente di Veronafiere.
Per promuovere la tradizione vinicola italiana, Vinitaly International prevede un ricco percorso di degustazioni guidate tenute da GIV (Gruppo Italiano Vini), Soave, Palm Bay e Consorzio Tutela Prosecco DOC con il supporto della nuova applicazione per iPad “Vinitaly Interactive”, che registra le preferenze di ogni degustatore usando un codice QR e permette di ricevere al termine un tasting book personalizzato.
Tra queste, vanno segnalate le due master class “Call it Prosecco: only if it originates from the Prosecco area” organizzate da Consorzio Tutela Prosecco DOC per esaltare le qualità e le caratteristiche uniche del Prosecco, e sottolineare al contempo come questo termine non identifichi semplicemente un vino ma denoti una varietà di vitigni con precisa provenienza territoriale, che vinificati secondo la tradizione, danno origine all’amatissimo vino frizzante particolarmente apprezzato anche all’estero (+35% di vendite negli USA nel 2012).
Protagonista anche il Soave, con appuntamenti dedicati agli operatori di settore e alla stampa specializzata: a New York, il 28 gennaio e poi a Miami, il 30 gennaio. Due eventi per la promozione e la valorizzazione del Soave negli Stati Uniti che nascono sotto il segno del vulcano. Il Consorzio del Soave, infatti, è il promotore di Vulcania, il forum internazionale dei vini bianchi da suolo vulcanico. Nei seminari in programma negli USA, oltre ai focus sul Soave, verrà presentata in anteprima la mappa dei suoli vulcanici italiani dall’enologo del Consorzio, Giovanni Ponchia.
Proprio i trend della domanda statunitense sono stati affrontati nella presentazione dell’Annual Survey of Imported Wine Consumption Trends in the USA a cura di John Gillespie, Presidente del Wine Market Council, in calendario il 28 gennaio a New York.
Non solo vino a Vinitaly International nella prima tappa del 2013 negli USA, ma spazio anche a un’altra eccellenza del made in Italy: l’olio extra vergine di oliva italiano. Il consorzio guidato da Mifaap e Unaprol ha scelto di inserire le due tappe statunitensi nella sua campagna di promozione del consumo consapevole del prodotto certificato I.O.O.% italiano.
Vinitaly International USA ha ricevuto i patrocini del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.
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