Per i rossi sarà invece una stagione “normale”, paragonabile al 2017. Questa l’opinione diffusa tra i viticoltori della regione al termine di un raccolto cominciato precocemente
In Borgogna, la raccolta di uva per la produzione di vino bianco potrebbe essere quest’anno la più consistente di sempre, mentre per il rosso ci si aspetta un raccolto “normale”, paragonabile a quello 2017. Queste le previsioni rilasciate nei giorni scorsi alla testata britannica The Drinks Business da Louis Fabrice Latour, presidente della Maison Louis Latour di Beaune. Le zone vinicole che avranno il raccolto più abbondante saranno probabilmente quelle di Mâconnais e Chablis. La stagione è stata caratterizzata da tre mesi di pioggia intensa tra febbraio e aprile, cui è seguita un’estate relativamente secca ma mai “troppo calda”. La raccolta è cominciata quindi precocemente.
I dati ufficiali sul raccolto non ancora disponibili, ma se ciò che si aspetta Latour fosse confermato, si tratterebbe per la Borgogna di una seconda stagione consecutiva di raccolto buono nelle quantità e nella qualità.
Anche la rivista Decanter ha riportato l’ottimismo dei viticoltori della regione, citando poi in particolare quanto scritto dal Master of Wine Clive Coates sul suo blog: dopo due anni in cui i viticoltori della Borgogna hanno avuto solo esigue quantità di vino da immettere sul mercato, il 2018 vede invece un’abbondanza confortante per tutti.
FEB
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