“Siamo i custodi di una tradizione eccezionale: la viticoltura”. Sessanta châteaux contro la proposta di inserire in etichetta indicazioni salutistiche a caratteri cubitali sullo stile di quelle dei tabacchi
Il Ministro della salute francese, Agnès Buzyn, ha recentemente avanzato la proposta di inserire sulle etichette di vino un’indicazione di grandi dimensioni sui rischi legati al consumo di alcol in gravidanza e sul divieto di consumo per i minorenni. Il pittogramma dovrebbe essere ben visibile, sia per dimensioni (si parla di almeno 2 cm di lato o di diametro) e per colore, così da essere ben visibile (ricordiamo che le indicazioni sul consumo in gravidanza sono già obbligatorie in Francia).
La proposta del Ministro, da tempo impegnata in una politica tesa a rafforzare la prevenzione dei rischi legati al consumo di bevande alcoliche, ha scatenato una ferma reazione del mondo del vino francese.
Sessantaquattro aziende vitivinicole, tra cui le celebri Domaine de la Romanée-Conti, Yquem, Cheval Blanc e Pol Roger, hanno così sottoscritto un appello, affidandolo alle pagine di Le Figaro: “Nous sommes les gardiens d’un patrimoine exceptionnel: celui de la viticulture française, qui est regardée comme un modèle par toutes les viticultures du monde…” (Siamo i custodi di una tradizione eccezionale: quello della viticoltura francese, che è considerata un modello per tutte le viticolture del mondo…).
Come guardiani di questo patrimonio – prosegue l’appello – lavoriamo ogni giorno per l’eccellenza del vino francese e non è con pittogrammi repressivi (pictogrammes répressifs ) in etichetta che si risolverà il serio problema del consumo di alcolici in gravidanza o da parte di minori. La lettera si conclude con un rinnovato invito alla collaborazione tra le parti, e con una ferma condanna alla criminalizzazione del vino.
FEB
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