Si erode la percentuale di penetrazione del vino tra le famiglie che in un contesto di generale aumento dei prezzi tendono a scegliere la birra, meglio sostenuta dalla promozioni
Negli ultimi tre anni 650.000 famiglie argentine hanno smesso di comperare vino. Lo suggerisce un’analisi di mercato di Kantar Worldpanel, secondo cui la contrazione di questo mercato è conseguenza soprattutto dell’aumento dei prezzi, alla cui radice ci sono anche gli sfortunati esiti delle ultime e povere annate (si veda qui).
L’ipotesi trova riscontro nel fatto che, in seguito ad un periodo di generale contrazione del mercato degli alcolici, negli ultimi otto mesi la birra ha recuperato il 50% della clientela persa, dimezzando la distanza sul numero di acquirenti del 2015, anno in cui il 60% delle famiglie argentine era solito acquistare birra. La percentuale di penetrazione del vino tra le famiglie dell’Argentina è, infatti, calata dal 66% registrato per il gennaio-agosto 2014, al 61% riscontrato per gli stessi otto mesi dell’anno in corso.
Il calo degli acquisti di vino è stato riscontrato soprattutto nei nuclei familiari composti da tre o quattro persone e con un reddito basso o medio basso. Dall’analisi dei dati, ha dichiarato Belén Abbruzzese, Account Director di Kantar Worldpanel, si evince che la quota volume persa dal vino è stata in buon parte assorbita dalla birra.
In un momento di prezzi in crescita, inoltre, il vino sembra essere rallentato dalla minore incidenza delle promozioni. Il solo 18% delle vendite è in promozione e questa percentuale è stabile dal 2015, mentre il settore della birra ha raddoppiato le offerte, passando da un 13% del 2015 al 22% di quest’anno.
FEB
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