Le maestranze dei birrifici hanno retribuzioni superiori a quelle delle aziende vinicole, ma la differenza è da individuare nel fatto che nei libri paga delle cantine sono compresi anche lavoratori agricoli a basso costo, cosa che non avviene nel settore della birra
Negli ultimi anni, il numero di produttori di birra attivi negli Stati Uniti si è moltiplicato, così come, del resto è cresciuto il numero dei produttori di vino. Secondo i dati del Census Bureau americano tra 2007 e 2012 il numero dei birrifici si è duplicato arrivando a 869 stabilimenti, mentre quello delle cantine si è incrementato del 34%.
Differenze di crescita a parte, vi è un’altra differenza tra i due settori, rilevata da BloombergBusinnessweek. Sempre secondo i dati del Censun Bureau, gli impiegati nel settore della birra avrebbero una retribuzione e dei benefit superiori a quelli impiegati nelle cantine.
Il motivo di questa differenza sta probabilmente nel fatto che per definizione governativa si definiscono winery le aziende che coltivano uva e producono vino, di conseguenza tra gli impiegati delle aziende vinicole sono compresi anche i lavoratori agricoli a basso costo. Ciò non avviene invece, generalmente, nel settore della birra dove la materia prima è acquistata soprattutto da terzi, così che le maestranze delle grandi aziende produttrici di birra si occupano dell’elaborazione del prodotto finito, mentre i lavoratori agricoli impiegati nella produzione di cereali non compaiono nei libri paga dei birrifici.
FEB
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