Secondo Wine Intelligence il peso delle consumatrici tra i bevitori di vino importato è già oggi del 50%. I benefici sulla salute sono la prima leva di questo mercato
Il numero di consumatori cinesi di vino importato è duplicato dal 2012 a oggi.
Secondo Wine Intelligence, infatti, sono 38milioni coloro che nel corso dell’anno ne hanno bevuto almeno due volte (erano solo 19 milioni tre anni fa).
Come racconta The Drinks Business, questo dato è stato comunicato, in occasione di un seminario dello scorso Prowine di Shangai, da Chuan Zhou, ricercatrice per il mercato cinese di Wine Intelligence.
Chuan Zhou ha tuttavia precisato che il numero di consumatori abituali di vino importato (coloro che ne consumano almeno una volta al mese) è oggi attestabile a circa 23 milioni di persone, ma il potenziale di incremento di questi numeri è ancora enorme, infatti 38 milioni di persone valgono circa il 10% di tutta la popolazione cinese adulta (18-54 anni) residente in un contesto urbano, 378 milioni di persone, di cui circa 95 milioni appartenenti alla classe media.
Nel futuro, ha aggiunto Chuan Zhou, una buona fetta di consumi arriverà dai giovani e dalle donne. I bevitori di vino importato di età inferiore ai 30 anni erano il 30% del totale nel 2012, ma oggi contano per circa il 50%; e così le donne che tre anni fa contavano per un terzo dei bevitori, ora sono la metà del totale.
Tra le leve del consumo di vino, Wine Intelligence ha rilevato ancora come più importante nel mercato cinese la convinzione che il vino porti benefici alla salute; una percentuale minore d’intervistati ha invece dichiarato di bere vino soprattutto per piacere, in quanto aiuta a rilassarsi ed è buono; altri ancora accostano il consumo di vino allo stile di vita occidentale.
FEB
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