Un’antica struttura restaurata e ammodernata per ospitare il Centro per la valorizzazione dell’agro-alimentare lombardo d’eccellenza. Sette milioni di euro pubblici già investiti, cui dovrà seguire un intervento economico atteso da investitori privati
È quasi completata e già galvanizza col suo carico di speranze l’Oltrepò vitivinicolo. Stiamo parlando dell’enoteca regionale di Cassino Po, vicino a Broni. Un’antica struttura restaurata e ammodernata per ospitare il Centro per la valorizzazione dell’agro-alimentare lombardo d’eccellenza. Sette milioni di euro pubblici già investiti, cui dovrà seguire un intervento economico atteso da investitori privati.
“Tutto è iniziato nel 2004 – ha spiegato Carlo Alberto Panont, direttore di Riccagioia Scpa – con l’idea di realizzare un polo vitivinicolo in Oltrepò a livello regionale. Un primo passo, che ha tracciato un percorso ormai ben collaudato, cui segue la realizzazione dell’Enoteca. Tutto ciò ci fa guardare al 2015 e all’Expo con grande fiducia. L’enoteca regionale – ha continuato – non è un progetto, è un’idea che ci proietta nei prossimi cinque anni. Lo spunto che lancio è che dovrebbe aprirsi in tempi rapidi anche l’ufficio sviluppo per il progetto della cittadella dell’enoturismo. Si deve arrivare a un sistema di enoteca regionale, perché sappiamo che ci sono i presupposti per realizzarlo. C’è un Consorzio grande, c’è Riccagioia, quindi l’Oltrepò ha il dovere di portare avanti questo grande progetto per il ‘Vino di Lombardia’”.
In concreto, l’enoteca regionale di Broni sarà una struttura di circa 800 metri quadri, con un ampio cortile; è previsto un ulteriore spazio da dedicare agli eventi e alle attività di promozione. Verrà ricavata una cantina dove troveranno spazio esemplari di vini dell’Oltrepò Pavese e più in generale dell’intera Lombardia. Il complesso intervento di restauro sulla cascina di Cassino Po è stato realizzato da Infrastrutture Lombarde Spa in un’ala della struttura mantenuta in proprietà da Regione Lombardia. Il progetto ha visto la realizzazione di una cantina di 200 metri, quadrati ottenuta scavando il terreno sottostante il fabbricato a una profondità di tre metri. Successivamente si è proceduto al restauro della stalla e del fienile e alla loro rifunzionalizzazione a spazi espositivi, didattici e ludici. La costruzione del nuovo solaio ha permesso la realizzazione di una biblioteca del vino; gli spazi a disposizione consentono di esporre complessivamente lungo le pareti di una grande sala circolare circa mille etichette di vino, in rappresentanza della produzione regionale.
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