La misura, parte del budget di novembre, avrà effetto da febbraio 2019. Salvi ancora i superalcolici e la birra. Una minaccia, secondo la WSTA, per il settore del vino già duramente colpito dalla Brexit
A partire dal prossimo primo febbraio tornerà a crescere nel Regno Unito l’imposto sul vino secondo l’inflazione RPI (Retail Price Index), e quindi, in funzione dei calcoli dell’Office of Budget Responsibility, del +3,1%.
Confermato invece il congelamento della crescita delle accise per superalcolici, birra e sidro, che lo scorso anno aveva abbracciato anche il vino e che aveva portato benefici a tutto il settore, oltre ad una significativa crescita del gettito derivante dalle imposte sugli alcolici (ne avevamo parlato qui).
Dal 1 febbraio 2019 dunque, l’accisa su di una bottiglia di vino fermo da 750ml crescerà di 7 pence rispetto alla precedente tassazione, fino a £ 2.23 (si tratta quindi di £ 297.57 per hl, quando precedentemente erano £288.65/hl); l’accisa su di una bottiglia di vino spumante crescerà di 9 pence fino a £2.86 (£381.15/hl vs precedenti £369.72/hl); stesso aumento (9 pence/bottiglia da 75cl) per i vini fortificati, fino a £2.98.
Nulla cambia, come detto, per superalcolici, birra e sidro: l’accisa su di una bottiglia di vodka da 70cl rimarrà con grado alcolico di 37,5% vol rimarrà di £ 7.54 (cioè £10.78/l) e quella per una bottiglia di Gin a gradazione alcolica di 40% vol rimarrà di £8.05 (£11.50/l).
La Wine and Spirit Trade Association (WSTA), per voce del suo Chief Executive, Miles Beale, ha accolto con favore nuovo congelamento della crescita delle accise sui superalcolici, avvertendo però che il diverso trattamento riservato al vino è un duro colpo per il settore, già duramente colpito dal referendum sulla Brexit, e non sarà certo ben accolto dai 33 milioni di consumatori di vino del Regno Unito.
Il governo britannico ha inoltre annunciato che sta valutando alcune misure tese alla promozione dell’uso dei plastica, che saranno accompagnate da una nuova tassa, a partire dal 2022, sulla produzione e l’importazione d’imballaggi in plastica.
FEB
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