Puntare in alto, strizzare l’occhio all’etica e alla sostenibilità, ecco i primi due dei dieci comandamenti del buon advertising del vino rivolto alla generazione Y
The Drinks Business ha pubblicato il decalogo sull’advertising del vino volto ad attirare i consumatori della Generazione Y, stilato dall’agenzia londinese di branding strategico Coley Porter Bell.
Quella dei Millennials è certamente una generazione sui cui i produttori di alcolici di tutto il mondo devono porre attenzione, se è vero che entro il 2025 saranno proprio gli appartenenti a questo gruppo a contare per il 50% nelle vendite di vino e superalcolici, come suggerisce una ricerca dell’Advisium Group di Barcellona.
Regola uno: puntate in alto, perché i Millennials non si accontentano quando si tratta di comprare o bere qualcosa. Due, siate sostenibili e attenti ai problemi sociali: le aziende devono dimostrare di produrre rispettando l’ambiente, non dimenticando l’etica in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa (definita nel termine anglosassone con l’acronimo CRS, corporate social responsability). Tre: proponete “esperienze”. I Millennials vogliono essere coinvolti, quindi spazio ad eventi, feste, contest e tutto ciò che porti questa generazione a sentirsi parte di qualcosa. Quattro: fatevi riconoscere, e fatelo in modo nuovo mescolando generi, stili e gusti. Cinque: fateli sentire unici!. Cosa attrae di più i giovani della generazione Y dal fatto di sentirsi trattati come vip? Sei: siate originali, a costo di cavalcare la loro sete di contraddizione, accostate bello e brutto, bianco e nero, vecchio e nuovo. Sette: usate la tecnologia, perché i Millennials vivono di questa. Otto: puntate sul desiderio di emergere di una generazione ambiziosa. Nove: studiate bene i contenuti del vostro advertising, puntando più sull’immagine che sul testo e da ultimo: dite e proponete sempre cose nuove!
FEB
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