Il disciplinare che è stato stilato dall’Associazione Vegetariana Italiana in collaborazione con CSQA e Valoritalia esclude l’utilizzo di prodotti quali la caseina o l’albumina
La certificazione Qualità Vegetariana® promossa in Italia dagli enti di certificazione e ispettivi CSQA e Valoritalia (organismo che lavora anche in partnership con Unione Italiana Vini che mette a disposizione la sua rete di laboratori per il controllo analitico e sensoriale dei prodotti) potrà d’ora in poi essere utilizzata per il vino. Il disciplinare di riferimento è stato stilato da AVI, l’Associazione Vegetariana Italiana.
Nelle fasi di produzione del vino possono essere impiegati prodotti di origine animale come ad esempio l’albumina o la caseina, prodotti che secono la scelta vegetariana e quella vegana (che esclude totalmente il consumo di prodotti di derivazione animale) non possono essere assunti.
La certificazione, cui potranno aderire i produttori, è naturalmente volontaria e vuole essere uno strumento di garanzia per i consumatori. In Italia oggi, secondo i dati dell’AVI, il 10% della popolazione è vegetariano, percentuale molto alta se si considera che il nostro paese è preceduto in questa quota, a livello intenzionale, solo dall’India.
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