La modifica approvate dal Pleno del Consejo Regulador. Ridotto a 18 mesi il periodo minimo d’invecchiamento per i bianchi e rosati crianza (invecchiato). Saranno introdotte sette nuove menzioni per metodo d’elaborazione e caratteristiche del vigneto
Nella sua riunione di 31 maggio ultimo scorso, il Pleno del Consejo Regulador della denominazione di origine controllata spagnola Rjoca ha approvato sostanziali modifiche alle regole di etichettatura del vino. Il Pleno è l’organo direttivo della denominazione, è nominato e dipendente dal Mapama (ministero dell’agricoltura caccia e pesca spagnolo) ed è composto da 32 membri, rappresentanti delle associazioni vitivinicole.
Le modifiche, frutto del lavoro della Comisión de Reglamento del Consejo Regulador, riguardano alcuni dei requisiti minimi per l’etichettatura a Doc del vino Rioja e l’introduzione di nuove menzioni aggiuntive relative ai metodi di lavorazione e al vigneto.
Per quel che concerne i nuovi requisiti minimi, questi riguardano l’uso del termine crianza (invecchiamento) per i vini bianchi e rosati; per l’uso di crianza in etichetta saranno necessari ora almeno 18 mesi d’invecchiamento, di cui almeno 6 mesi continuativi in botti di rovere della capacità di 225 litri, seguiti dall’invecchiamento in bottiglia.
Per quel che concerne invece le sette nuove menzioni relative al metodo di elaborazione e alle caratteristiche del vigneto, la Comisión de Reglamento del Consejo Regulador si è impegnata ad agire in sei mesi una revisione per l’inclusione in etichetta delle menzioni:
1- Vinos ‘madurados en bodega’;
2 – ‘Ediciones o colecciones seleccionadas y limitadas;
3 – ‘Viñas viejas, centenarias o prefiloxéricas’;
4 – ‘Viñedos de altura’;
5 – ‘Viñedos en propiedad’;
6 – ‘Embotellados en la propiedad’;
7 – ‘Nuevas elaboraciones con lías, hormigón o tinajas de barro’.
Commentando queste novità, il presidente del Consejo Regulador, Fernando Salamero, ha sottolineato che l’uso delle nuove menzioni in etichetta sarà condizionato dalla tracciabilità di quanto dichiarato, a garanzia di trasparenza e veridicità.
FEB
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