Solidale con la dinamica inflazionistica l’andamento dei prezzi degli alcolici: per il terzo mese consecutivo le rilevazioni dell’Istat hanno confermato un rallentamento della crescita annua al +2,6% (era al +2,7% a novembre), tornata ai minimi dal dicembre 2011. Per i vini dicembre chiude come novembre: +3,5%
L’inflazione abbassa ancora la testa a dicembre. Con il 2,3% documentato dall’Istat a fine anno la dinamica tendenziale dei prezzi al consumo ha subito una limatura di 2 decimi di punto rispetto al +2,5% di novembre, mese che aveva già ritracciato dal 2,6% di ottobre e dal 3,2% di settembre.
Le condizioni generali sembrano insomma confermare la fase di rientro delle tensioni inflazionistiche, timonata il mese scorso da un’ulteriore frenata del comparto energy, anche se in parte contrastata da una dinamica più accelerata dei prezzi del reparto alimentare, dove il tasso tendenziale è rimbalzato dal 2,3 al +2,6 per cento.
Andamenti dunque differenziati, oltre che discontinui, che sembrano comunque indicare, nel loro effetto combinato, una generale attenuazione del caro-vita, con prospettive di ulteriore decelerazione per tutta la prima parte del 2013.
Solidale con la dinamica inflazionistica anche l’andamento dei prezzi al consumo degli alcolici. Per il terzo mese consecutivo le rilevazioni dell’Istat hanno confermato un rallentamento della crescita annua al 2,6% (era al +2,7% a novembre), tornata ai minimi dal dicembre 2011.
Per i vini in particolare, che più di altri comparti hanno contribuito ad alzare la temperatura dei prezzi degli alcolici (complici i forti rincari alle fasi a monte), la dinamica tendenziale ha confermato il +3,5% di novembre, pur evidenziando, nell’ambito delle singole referenze, un’accelerazione al +5,7% per le etichette da tavola (dal 5,6% di novembre), bilanciata da una minore pressione inflazionistica nel segmento degli spumanti.
Su base mensile le rilevazioni dell’Istituto nazionale di statistica attestano l’aumento dell’indice generale dei prezzi al consumo al +0,2%, segnalando tensioni soprattutto sui capitoli trasporti, alimentari e comunicazioni.
Più lenta rispetto alla dinamica generale la crescita mensile dei prezzi degli alcolici (+0,1%), con i vini rincarati dello 0,2% e le birre in calo su novembre di un decimo di punto.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Istat
Nella media annua, intanto, il 2012 ha chiuso con un tasso di inflazione al +3%, in moderata accelerazione rispetto al 2,8% del 2011. Dinamica che appare in palese contrasto con il forte indebolimento della domanda interna delle famiglie, ma che incorpora negli ultimi 12 mesi le tensioni sui prezzi delle materie prime importate, in particolare quelle energetiche.
Per alimenti e bevande analcoliche l’inflazione 2012 è invece rimasta ancorata al più 2,5% dell’anno precedente. In forte accelerazione al contrario gli alcolici (dall’1,4 la crescita dei prezzi al consumo si è portata al 2,2 per cento), con i vini balzati al più 3,6%, dall’1,5% del 2011.
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