Vino ancora sopra il dato generale del carovita: +3,8% contro +3,3%. Le maggiori tensioni nel comparto vini comuni, rincarati in un mese dello 0,8%, contro lo 0,3% di aumento sia dei vini di qualità che degli spumanti
L’inflazione resta ancorata ad aprile al 3,3% per il terzo mese consecutivo. Ma la dinamica congiunturale (rispetto a marzo) resta sostenuta, con l’indice Istat che ha messo a segno un robusto +0,5%, ancora trainato dal comparto energy.
Per generi alimentari e bevande analcoliche le risultanze di aprile restituiscono un quadro di crescita complessivamente più moderata, con il 2,4% tendenziale (su aprile 2011) che si confronta con il 2,5% di marzo e con il 2,8% di febbraio.
Per l’insieme delle bevande alcoliche, invece, la dinamica dei prezzi al consumo accelera ad aprile al +3,3%, dal +3,1% di marzo. I principali effetti di sostegno sono venuti dal reparto vinicolo (dal 3,5%, la crescita annua dei prezzi al consumo si è spinta al 3,8%). Ma impatti significativi, seppure meno evidenti in questa fase, derivano anche da altri prodotti, in particolare dalla birra, il cui indice che ha chiuso il mese di aprile con un tendenziale al 2,7% (+2,6% a marzo). Al contrario conferma il +2,4% di marzo la dinamica dei prezzi degli spirits. Da segnalare che l’intero reparto delle bevande analcoliche, seppure in decelerazione (dal 4,1 al 3,8%), mantiene un passo superiore a quello degli alcolici di 5 decimi di punto.
Nell’ambito dei generi alimentari, emerge ancora una dicotomia tra i prezzi dei prodotti lavorati, che aumentano dello 0,2% in un mese e del 3% su base tendenziale (contro il 3,2% di marzo), e quelli dei prodotti non lavorati, in flessione dello 0,7% a distanza di 30 giorni e in aumento dell’1,3% nei confronti di aprile 2011 (ma in rallentamento rispetto all’1,5% di marzo).
Quanto ai vini, l’aumento del 3,8% di aprile incorpora il secondo rincaro su base mensile dello 0,5%, dopo quello di marzo. In linea con le dinamiche alla produzione, le maggiori tensioni si registrano nel reparto dei vini da tavola rincarati in un mese dello 0,8%, contro lo 0,3% di aumento sia dei vini di qualità che degli spumanti.
Anche su base annua l’insieme dei prodotti da tavola archivia la crescita più accelerata, al 4,8%, contro il 3,1% tendenziale dei vini di qualità (sotto l’inflazione di 2 decimi di punto) e il +,3% degli spumanti.
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