Secondo il censimento, il principale vitigno regionale è passato in dieci anni da 16.000 a 17.800 ettari. La sorpresa è il Pecorino: da una manciata di ettari a oltre 600.
Con 15.500 ettari risulta il più diffuso, ma in dieci anni ha perso quasi 4.000 ettari. Stabili i Lambruschi, che assieme contano per un quinto del totale regionaleDopo Piemonte, Lombardia,
La crescita di Pinot grigio e Traminer, ma anche del Sauvignon blanc a scapito soprattutto delle Schiave. Il ritorno del Lagrein e la crescita del Muller Thurgau. Oggi il vigneto
Considerando le varietà a maggior diffusione, ovvero Pinot grigio, Merlot, Chardonnay, Sauvignon, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Pinot bianco e Pinot nero, si arriva a rappresentare con oltre 12.800 ettari i
Due varietà in forte crescita rispetto a dieci anni fa. L’altra metà ha una composizione più frammentata: emergono comunque il Müller Thurgau (il 9% del vigneto provinciale), il Merlot (7%)
Croatina, Pinot nero e Chardonnay il terzetto di testa, in una regione dove due terzi delle superfici sono dedicati a uva a bacca neraDopo il Piemonte, ci occupiamo della seconda
Con la corsa agli impianti registrata negli ultimi anni, il Glera oggi fa oltre 1/5 del totale vigneto, davanti alla Garganega (stabile) e al Merlot. E pensare che quest'ultima varietà
Nel 2012 certificati 56.000 ettari, +9% rispetto all'anno precedente, equivalenti al 9% del totale a vite. Prima regione continua a essere la Sicilia, con 16.000 ettari, ma quella che cresce
In testa (e in crescita) il Sangiovese. Boom per Prosecco e Pinot grigio, francesi in aumento, così come le varietà sudiste (eccetto il Negroamaro). Fa un certo effetto vedere il
Questa volta calcoliamo il valore di un ettaro che produce vino confezionato esportato. Il Nuovo mondo surclassa l'Europa, l'Italia tra gli ultimiIn un precedente articolo ci siamo occupati di calcolare
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